Lombardia

Musei: firmato protocollo per riallestimento Diocesano Milano

Franceschini, 'pieno apprezzamento'. Pronto per Olimpiadi 2026

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 30 MAG - Le più sofisticate tecnologie multimediali creeranno cornici visive e sonore in grado di catturare l'interesse di passanti e visitatori in un percorso che, attraverso il polo museale, sarà un viaggio nella storia di Milano, dall'editto di Costantino del 313 ai giorni nostri. È quanto prevede il concept design del nuovo museo Diocesano Carlo Maria Martini, e dell'attiguo complesso monumentale dei Chiostri di Sant'Eustorgio, per il riallestimento dei quali è stato firmato oggi un protocollo d'intesa.
    A siglare l'accordo sono stati Arcidiocesi di Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano e Istituto per il Credito Sportivo che, congiuntamente, dichiarano l'interesse alla "migliore rappresentazione della storia della Chiesa Ambrosiana che è nel contempo storia della città di Milano, capitale della Lombardia, avvalorando la necessità di un percorso, narrativo e iconografico, tale da esprimere questo profondo e continuo rispecchiamento tra le vicende religiose e quelle definibili come 'civili'".
    La riqualificazione dell'immobile, il suo efficientamento energetico e l'allestimento museale richiederà "diversi milioni di euro". Si punta alla realizzazione dell'opera entro l'apertura delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La ristrutturazione vuole essere "un contributo al rilancio della nostra identità e dei nostri legami" dopo che la pandemia, "ci ha reso tutti più poveri" ha commentato l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini. "Di cultura, di bellezza, di trascendenza abbiamo tutti bisogno per continuare ad essere quel popolo ambrosiano laborioso e previdente, capace di guardare al futuro, e per immaginare un mondo inclusivo". Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in un messaggio all'arcivescovo ha espresso il suo "pieno apprezzamento" per l'iniziativa, e ha osservato: "L'amministrazione condivisa è una strategia vincente sulla quale occorre continuare a puntare poiché permette alla cultura di rimanere al centro delle dinamiche politiche e sociali del nostro Paese e di essere uno dei motori più importanti della ripresa economica". (ANSA).
   

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