Lombardia

Milano, il “delivery-style” conquista la pausa pranzo gourmet

L'azzardo goloso dello “street food globale” di Al-Mercato in Gae Aulenti

Redazione Ansa

La crescita a due cifre percentuali del food-delivery nel periodo post-pandemia (oltre l'80% nel 2020, con un ulteriore +40% nel 2021 e un trend di ulteriore sviluppo nell'anno in corso) ha dato una spinta decisiva al fenomeno dello street-food che, anche a Milano, sfonda le barriere dell'alta cucina.

    Tra gli ultimi nati, nel 'salotto buono' di piazza Aalto nella zona di Gae Aulenti, c'è la scommessa gastronomica dello chef Eugenio Roncoroni che ha affiancato allo Steaks&Burgers di Al-Mercato il nuovo corner 'Al Mercato Street”: due realtà mantenute distinte, dove quest'ultima traccia un ponte tra diverse culture gastronomiche riunendole sotto un'ombrello comune.

    E' una tendenza non nuova – ma, anzi, sempre più percorsa – quella di affiancare, ad esempio tacos e nachos di impatto sudamericano alla tradizione dell'est asiatico (qui non c'è il sushi, ma ghyoza e teppanyaki sono da provare); gli hamburger sono ben fatti e c'è una nutrita sezione di 'vegetarian street-food' che corre dalle veggie-balls messicane al cosiddetto 'pollo vegetale' che in realtà è a base di fibre e viene accompagnato dalla salsa tzatziki  .           Un'alternativa sicuramente più easy rispetto al contiguo spazio di steakhouse e cucina alla brace, direttamente sovrinteso da Roncoroni. Anche la formula di servi   zio e di consumo non solo favorisce il delivery, ma lo richiama: un fast-food gourmet, insomma, dove a mezzogiorno si consuma al tavolo nello stesso packagin utilizzato per l'asporto, nella cornice futuristica dei grattacieli che trasportano Milano in un melting-pot, senza confini e che si traduce anche nella ricerca di cucine “buone” in un contesto sempre più globalizzato.

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