Lombardia

Stuprata dal marito, per commissione tributaria 'non grave'

Rivende prima casa, Agenzia Entrate chiede rimborso agevolazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 MAG - Le continue violenze, minacce e botte subite dal marito non sono un "caso di gravità estrema, assolutamente fuori da ogni possibile previsione, eccezionale ed inevitabile" secondo la commissione Tributaria di Varese che in questo modo ha deciso che una trentaseienne della provincia debba rimborsare all'Agenzia delle Entrate le agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa (presa con l'uomo) e poi venduta prima che fossero passati cinque anni. Una decisione che le ha fatto male "non solo per il dolore fisico e psicologico che ho affrontato", ha raccontato al Messaggero, ma "anche perché con la vendita della casa ho potuto ritrovare un po' di autonomia e mantenere il bambino senza l'ausilio di nessuno". La donna è stata violentata, costretta ad avere rapporti sessuali, picchiata, minacciata dal marito per anni prima di trovare il coraggio di denunciarlo. Da qui sono partite le indagini che hanno portato alla firma di un ordine di custodia cautelare firmato dal gip del tribunale di Busto Arsizio e, da parte del sindaco, di un trattamento sanitario obbligatorio. Una storia di tormenti che si è chiusa nel 2017 quando l'uomo, che era in una struttura psichiatrica, si è tolto la vita. Ma per la donna, le tribolazioni non sono finite. Quando ha venduto la prima casa presa con il marito, l'agenzia delle Entrate le ha chiesto il rimborso delle agevolazioni fiscali perché non erano ancora passati cinque anni dall'acquisto. E per ottenerlo si è rivolto alla commissione Tributaria. (ANSA).
   

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