Lombardia

Lombardia: raccolte 10mila firme per pdl contro discriminazioni

Legge a prima firma Verni (M5s) sostenuta da +Europa/Radicali

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 10 MAG - Da domani prenderà il via l'iter di discussione del pdl Nanni - 'Norme contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere' - il progetto di legge regionale contro le discriminazioni omolesbobitransfobiche in Lombardia a prima firma del consigliere del M5s Simone Verni.
    Il testo, tra le altre cose, prevede azioni per favorire l'inserimento lavorativo di persone discriminate o esposte al rischio di esclusione sociale, la formazione ai dipendenti della pubblica amministrazione, incentivi per le aziende che si adeguano agli standard internazionali sulla responsabilità sociale - come la riduzione dell'Irap - o la creazione di percorsi sanitari specializzati per l'assistenza delle persone in transizione di genere.
    Il pdl 109 è stato presentato questa mattina al Pirellone.
    Pochi minuti prima della conferenza stampa sono state consegnate dalle associazioni che hanno sostenuto il progetto di legge al presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, 10 scatole avvolte nella bandiera arcobaleno e con l'etichetta 'contiene diritti', contenenti circa 10mila firme raccolte in questi mesi grazie alla petizione sul sito di 'All Out'.
    Oltre a Verni, c'erano anche il consigliere regionale di +Europa/Radicali Michele Usuelli, la consigliera Pd Paola Bocci, il presidente di Coming-Aut Lgbt+ Community Center Davide Podavini, il segretario generale Arcigay Gabriele Piazzoni e la responsabile Sportello Trans Ala Milano onlus Antonia Monopoli.
    "Adesso è il momento, migliaia di persone aspettano l'approvazione di questa legge a tutela di diritti fondamentali", ha commentato Verni sottolineando "quanto è stato fatto fino ad ora a partire dall'impegno dell'amica collega Iolanda Nanni, che ci ha lasciato nel 2018 e alla quale questo pdl è dedicato". Secondo Usuelli "in questo Consiglio regionale è sempre stato difficile occuparsi di diritti civili". Per il segretario generale Arcigay Piazzoni "le leggi regionali sono fondamentali a prescindere da quelle nazionali. Fanno cose diverse e agiscono in ambiti diversi". (ANSA).
   

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