Lombardia

Fornacelle: forte identità per vini che rispecchiano la qualità di Bolgheri

La presentazione a Milano abbinata alla cucina del Liberty

Fornacelle: forte identità per vini che rispecchiano la qualità di Bolgheri

Redazione Ansa

“Già mio bisnonno Giulio coltivava i vigneti di Bolgheri nel 1800, una cultura contadina che conosce il valore della terra e i suoi ritmi che seguono le stagioni e non si possono addomesticare, ma solo seguire e capire, assecondando i voleri dei vigneti per amplificarne l’energia, insieme a quella del nostro lavoro”. Questa la filosofia dell’azienda vinicola Le Fornacelle che Stefano Billi ha deciso di presentare a Milano insieme ai suoi vini, abbinati alla cucina del ristorante Il Liberty.

   Vini che esprimono appieno il territorio, come il “Foglio 38” che deve il nome all’indicazione catastale con cui viene identificato il vigneto. Cabernet Franc in purezza, invecchiato 18 mesi in botte e 18 in bottiglia. Al naso è di bella complessità, ricco di frutta rossa matura e dalla piacevole nota tostata. Al palato eleganza ed equilibrio ne declinano il sorso.

   Una degustazione iniziata con la bella sorpresa del “Fornacelle igt bianco” da uve 100% Semillon e con lo “Zizzolo Vermentino doc di Bolgheri” dai sentori olfattivi tropicali, agrumati e minerali. Fresco e fruttato al palato, regala un lungo finale. Un’azienda quella di Stefano e Silvia Billi che vuole proporre l’identità di ciascun vino, attraverso un lavoro di cantina diversificato e dedicato non solo ad ogni diverso vitigno, ma anche a singole parcelle di vigneto. Otto gli ettari di terreno vitato, per una produzione annuale totale che si aggira intorno alle ottantamila bottiglie.

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