Lombardia

Teatro: il maggio del Piccolo è un festival internazionale

Kermesse per guardare al futuro attraverso il presente

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 MAR - Sarà un'occasione per guardare al futuro partendo dal presente difficile che ci troviamo ad affrontare fra pandemia e guerra il festival internazionale che il Piccolo Teatro di Milano ha organizzato per il mese di maggio, lo stesso mese in cui, 75 anni fa, esattamente il 14 maggio, Giorgio Strehler, di cui sono ancora in corso le celebrazioni del centenario, e Paolo Grassi hanno fondato il primo teatro stabile pubblico italiano.
    Ed è per questo che la kermesse, che dal 4 al 31 maggio porterà in città 22 artisti internazionali d'Europa, Sud America, Iran e Africa, ha come titolo 'Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)'. Il programma è intenso e oltre alle tre sedi del Piccolo teatro coinvolge anche Teatro Franco Parenti, Zona K, Casa della Carità, Anteo Palazzo del Cinema e Università di Milano (sede in cui si svolgerà parte del quinto convegno Eastap, European Association for the Study of Theatre and Performance).
    Sono in tutto 22 gli artisti internazionali nel programma.
    L'inaugurazione il 4 maggio sarà con The Future, di Costanza Macras, coreografa argentina berlinese d'adozione che lo mette in scena con il suo ensemble multidisciplinare Dorky Future. Ma andranno in scena prime nazionali di opere di artisti associati del Piccolo come lo svedese Marcus Lindeen (Wild Minds e L'adventure invisible), Pascal Rambert (Deux Amis) e Tiago Rodrigues, che dal prossimo settembre sarà direttore del festival di Avignone. Del drammaturgo portoghese andrà in scena dal 27 maggio 'Dans la mesure de l'impossible' nato dall'incontro con operatrici e operatori umanitari della Croce Rossa Internazionale e di Medici Senza Frontiere.
    La chiusura sarà iaffidata a Parnia Shams, regista ventiquatrenne che nel suo Is mette in scena la storia di una classe femminile e attraverso quella di una società posta sotto un latente ma costante controllo.
    A dare il senso di questa densissima rassegna è il direttore del Piccolo Claudio Longhi che spiega come sia importante riflettere e reagire "alla mutevole complessità dei tempi" e "il Piccolo Teatro non smette di farlo, radicato com'è nella contemporaneità". (ANSA).
   

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