Lombardia

Medicina: Giornate cardiologiche, Telemedicina fondamentale

Anche a causa pandemia per limitazioni visite a pazienti

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 24 MAR - La Telemedicina, rimasta a lungo poco diffusa ed a livello di semplici ipotesi sperimentali, ha registrato una vera e propria esplosione di interesse nel mondo medico durante l'emergenza sanitaria pandemica date le limitazioni per i pazienti di essere visitati e valutati. E' quanto è emerso, fra l'altro, nel convegno 'Telemedicina operativa e Chirurgia robotica, necessità o lusso in epoca di stress dei sistemi sanitari' nell'ambito della decima edizione de 'Le Giornate Cardiologiche' del Centro Cuore Milano Malpensa organizzate dalla Fondazione Iseni Y Nervi.
    "La Chirurgia robotica, anche se disponibile da circa vent'anni non è ancora riuscita a dimostrare, contrariamente alla sua popolarità, quali siano i reali vantaggi e benefici per l'operatore e per il paziente operato, rispetto ai costi ed i più lunghi tempi di intervento - è stato sottolineato -. L' introduzione e l'uso della chirurgia robotica in Italia non sono stati pianificati tenendo conto degli esiti clinici e della valutazione della efficacia e sicurezza; inoltre la sua introduzione non sembra avere collegamenti con la quantità di prestazioni erogabili". "Non sembra sia stata applicato - è stato osservato - il principio e la metodologia della più stretta Health Technology Assessment".
    E' stato analizzato l'utilizzo dell'alta tecnologia applicata alla diagnosi e cura del 'nuovo' paziente cardiologico nel contesto della pandemia, degli esiti della patologia contratta e dei possibili esiti post-vaccinali (m-RNA messaggero) a livello cardiovascolare. "Esistono non modelli ipotetici ma reali e grazie a una visione pionieristica ed agli investimenti è possibile una telemedicina operativa con possibilità di prestazioni e consulti in remoto con standard di sicurezza in campo sanitario e medico e che non si riduce esclusivamente all'utilizzo di nuove tecnologie e strumenti", ha spiegato Andrea Macchi, direttore generale del Centro Cuore del Gruppo Iseni Sanità. (ANSA).
   

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