Lombardia

Manager arrestato: legali vittime, favoreggiamento a sorella

Avvocati a gup,'trasmettere atti pm, lo aiutò con ricette false'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 22 MAR - Hanno preso la parola oggi i legali delle parti civili, ossia di cinque vittime delle presunte violenze sessuali, per chiedere nel processo abbreviato, davanti al gup di Milano Anna Magelli, la condanna dell'ormai ex imprenditore del settore farmaceutico Antonio Di Fazio, arrestato nel maggio 2021, e avanzare le richieste di risarcimento dei danni. E pure per chiedere al giudice la trasmissione degli atti alla Procura per contestare anche l'accusa di favoreggiamento nei confronti della sorella, di professione medico, che l'avrebbe aiutato ad avere le ricette false per procurarsi le benzodiazepine con cui stordiva le giovani.
    La difesa parlerà il 28 marzo e la sentenza è prevista per l'8 aprile. L'imprenditore era finito in carcere per il caso di una studentessa di 21 anni che era stata attirata nel suo appartamento con la scusa di uno stage, poi narcotizzata e violentata. E aveva ricevuto, poi, a fine novembre pure una nuova misura cautelare per altri episodi di violenza sessuale, con lo stesso schema, ai danni di altre cinque donne, tra cui pure l'ex moglie, rappresentata dal legale Maria Teresa Zampogna. Il pm Alessia Menegazzo nella scorsa udienza ha chiesto una condanna a 9 anni di carcere per Di Fazio, passato a febbraio dal carcere in una comunità psichiatrica in regime di detenzione con il braccialetto elettronico.
    I gravi disturbi della personalità dell'imputato - che ha anche ammesso i fatti a verbale, provando poi a chiedere perdono con una missiva e dicendo di essere "malato" - sono la "chiave di lettura", aveva spiegato il pm, e "il filo rosso" che collega tutte le vicende di violenza sessuale messe in atto con lo stesso schema. Oggi hanno parlato per le parti civili, tra gli altri, i legali Andrea Prudenzano e Patrizio Nicolò. (ANSA).
   

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