Lombardia

Abusi su ragazza per 15 anni, patrigno condannato a Milano

10 anni e mezzo di carcere. Gup, mentalità arcaica e padronale'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 04 GEN - Un "vero 'padrone' portatore di una mentalità arcaica". Così il gup di Milano Guido Salvini definisce nella sentenza, che lo ha condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione, un 73enne imputato per violenza sessuale per terribili abusi, andati avanti per 15 anni tra il 2005 e il 2020, ai danni della figlia della sua convivente. L'avrebbe costretta anche a sottostare, tra il 2007 e il 2016, "a due matrimoni 'combinati'" con stranieri, che "in quel modo avrebbero ottenuto il permesso di soggiorno" versando all'uomo in un caso fino a 5mila euro.
    Tra l'altro, nelle motivazioni del verdetto, arrivato a seguito dell'inchiesta del pm Michela Bordieri, oltre a ricostruire il modo in cui l'uomo esercitava "una sorta di diritto di proprietà, di potestà dominicale, evidentemente per tenere sempre avvinta a sé" la ragazza, che nel 2005 aveva 22 anni, vengono ripercorsi pure altri abusi da lui commessi contro un'amica di famiglia tra il 2019 e il 2020.
    Inoltre, sempre dagli atti, risulta che il patrigno avrebbe violentato la figlia della compagna, come lei stessa ha messo a verbale, sin da quando aveva "12-13 anni". La ragazza, per i fatti precedenti, nel 2005 presentò anche denuncia, ma poi ritrattò per il timore che incuteva il patrigno e dovette pure patteggiare una pena per calunnia per quelle accuse ritirate.
    Nei 15 anni successivi le violenze agghiaccianti sono proseguite: dopo gli abusi, spiega il giudice, "aveva abortito in tre occasioni dando invece alla luce, in un'altra occasione" una figlia.
    Nell'estate di due anni fa la donna è riuscita a liberarsi da quel giogo: ha "deciso di lasciare l'abitazione familiare per andare a vivere" col fidanzato e la figlia. Ne è nata una lite col patrigno e sono intervenuti i carabinieri, che sono riusciti passo passo a ricostruire tutto ciò che era accaduto in quegli anni. (ANSA).
   

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