Lombardia

Imprenditore scomparso: nipote, non avevamo brutti rapporti

Giacomo Bozzoli, unico imputato, risponde in aula

Redazione Ansa

(ANSA) - BRESCIA, 09 DIC - "Prima di iniziare voglio dire che dirò tutta la verità perché sono innocente. Dirò solo la verità". Con queste parole Giacomo Bozzoli ha iniziato la sua deposizione nel corso del processo davanti alla Corte d'Assise di Brescia in cui è imputato di omicidio volontario e distruzione di cadavere per la morte dello zio Mario, svanito nel nulla l'otto ottobre 2015.
    "Tutti dicono che io e mio zio non avevamo buoni rapporti, ma chissà come mai nessuno ha mai visto litigare me e mio zio. Non c'è mai stata nessuna lite con mio zio, lo devo solo ringraziare perché mi ha insegnato a lavorare" ha detto Giacomo Bozzoli rispondendo alle prime domande dei pm. "Ho salvato il nome di mio zio sul cellulare come "merda" per due mesi e poi ho messo zio Mario. È stata una bambinata ma non era associata a mio zio Mario, ma è quello che lui mi diceva quando pesava il materiale.
    Diceva che c'era dentro tanta merda". (ANSA).
   

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