Lombardia

Scala: Salsi, mondo si evolve e deve farlo anche opera

'Ieri serata magica, risultato impegno di una marea di gente'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 08 DIC - E' soddisfatto Luca Salsi del Macbeth con la regia di Davide Livermore e la direzione di Riccardo Chailly che ieri sera ha inaugurato la stagione lirica della Scala. E non potrebbe essere altrimenti, lui che ha incassato un mare di applausi interpretando il ruolo principale.
    Però dopo qualche contestazione, che è arrivata alla regia e ad Anna Netrebko, ha voluto difendere "il lavoro pazzesco fatto dietro, dal 25 ottobre, il lavoro di una marea di gente. Un conto è se piace o no, un altro dissentire insultando". "Anna - aggiunge - è il soprano migliore del mondo e fa una lady Macbeth straordinaria. Non è possibile contestarla". Come non è più possibile fare l'opera come 40 anni fa. "Se uno vuole scene dipinte e i cantanti fermi, allora ascolti il disco. Ma adesso siamo nel 2021. Abbiamo a disposizione una tecnologia incredibile, perché non dobbiamo usarla?".
    "Dobbiamo andare avanti con la tecnologia che abbiamo, usarla nel modo giusto, ma usarla. E stare in scena recitando, come attori" spiega. Il linguaggio deve rispecchiare i tempi, e questi sono tempi di serie tv, internet, cinema. L'essenza dell'opera invece resta, perché è già attuale. Quella in Macbeth e non solo. "Verdi alla sua epoca era già futurista. Ha creato personaggi attuali come Rigoletto, un padre che tiene segregata la figlia che però viene stuprata". O Macbeth istigato "dalla moglie più forte di lui", un personaggio che Salsi inizialmente faceva in modo "spavaldo con una voce stentorea, ma poi ho capitola sua debolezza, con molti piani e voce trattenuta". "Se non sono storie attuali queste...". (ANSA).
   

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