Lombardia

'Un italiano a Parigi', guida d'amore alla città

Mattioli racconta i segreti di una passione

Redazione Ansa

(di Bianca Maria Manfredi) (ANSA) - MILANO, 05 DIC - ALBERTO MATTIOLI - 'UN ITALIANO A PARIGI. STORIA DI UN AMORE' (GARZANTI PP 144 E. 16,00) Un italiano a Parigi può fare tante cose, anche innamorarsi della città. Ed è quello che ha fatto Alberto Mattioli appena arrivato per la prima volta, ancora bambino. Da allora ha continuato a frequentarla, attraversarla, amarla fino a prenderci casa e a decidere, lui giornalista e scrittore (oltre che melomane e amante dei gatti a cui ha dedicato altri volumi) di dedicarle un libro dal titolo illuminante 'Un italiano a Parigi. Storia di un amore' edito da Garzanti (pp 144, 16 euro). Non una guida di Parigi, ma una guida all'amore per Parigi, una città che "ne contiene molte altre, una Matrioska dove ogni luogo ne cela un altro". Come il Palais Royale, negli anni residenza del cardinale Richelieu, casa degli Orléans, sede di caffè, locali e anche di Colette fino alla sua morte nel 1938, quando fu sepolta al Père Lachaise. Anche del più celebre cimitero di Parigi, Mattioli racconta alcune storie proponendo però anche altre mete meno battute dai turisti come il Cimitière des chiens di Asnières-sur-Seine, nella banlieu, un luogo dedicato non solo ai cani ma a tutti gli animali (inclusi scimmie, cavalli e persino la gallina Cocotte) famosi o meno : da Rintintin al gatto di Sacha Guitry. Dai percorsi di Maigret, ai ristoranti dove trovare la cucina bourgeoise Mattioli fa respirare l'aria di Parigi e sentire anche i suoi suoni. Un appassionato di opera come lui non poteva infondo rinunciare a parlare della musica di cui Parigi è protagonista: Traviata di Verdi, Bohème di Puccini . O della musica con cui è identificata come quella di Offenbach. E' una Parigi che attraversa i secoli, che cambia per restare in fondo sempre se stessa. "Parigi non è Londra o New York, è internazionale ma non globale. Più che una delle capitali del mondo, resta la capitale della Francia, anzi dello spirito francese".
    D'altronde, assicura, "ci sarà sempre una Parigi diversa da scoprire. E misteriosamente, miracolosamente, incredibilmente, sarà sempre Parigi" provare per credere- (ANSA).
   

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