Lombardia

Eitan: ricorso dei legali del nonno alla Corte Suprema di Israele

Presentata istanza anche ai giudici del Riesame a Milano: 'Revocare ordinanza, zia non affidataria'

Redazione Ansa

Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, non ha rapito il nipote, quando l'ha portato a Tel Aviv l'11 settembre, e non si è trattato, dunque, di un sequestro di persona, anche perché la zia paterna Aya, tutrice del bambino, non è affidataria e non ha diritti di custodia sul minore. E' quanto hanno sostenuto, in sostanza, i legali dell'uomo, rappresentato dagli avvocati Paolo Sevesi, Sara Carsaniga e Paolo Polizzi, davanti al Tribunale del Riesame di Milano per chiedere la revoca dell'ordinanza cautelare, emessa dal gip di Pavia, che ha dato origine al mandato d'arresto internazionale a carico del 58enne. Il Riesame si è riservato. 

I legali di Shmuel Peleg - nonno materno di Eitan - hanno anche presentato ricorso alla Corte Suprema dopo le due sentenze a loro sfavorevoli. "Abbiamo fiducia che la Corte - hanno detto in un comunicato - affronti questo caso senza precedenti e che ordinino che Eitan resti in Israele così come volevano i suoi genitori".

 

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