Lombardia

Mostre: apre Tatay, videoinstallazione su padri con Einaudi

In Triennale Milano l'opera di Marina Ballo Charmet

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 OTT - Apre oggi al pubblico, in Triennale Milano, Tatay, una videoinstallazione di Marina Ballo Charmet, realizzata con la collaborazione di Ludovico Einaudi.
    Tatay - parola che significa "papà" in filippino - è un ambiente sonoro in cui nel buio dodici voci si intrecciano e si susseguono a formare un'unica voce che diventa ancestrale e primordiale. Sono le voci di padri di Paesi e lingue diversi che cantano una ninna nanna al loro bambino. Completa l'installazione un video con l'immagine di un gesto che si ripete: quello di un padre che culla il suo piccolo.
    "La videoinstallazione di Marina Ballo Charmet - dice Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano - è una poetica e raffinata riflessione sul tema della paternità in cui suono e immagine si intrecciano e si rafforzano a vicenda per riportare a voci e gesti privati, personali, afferenti alla sfera del quotidiano, ma al contempo universali e ancestrali". (ANSA).
   

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