Lombardia

Museo Scienza di Milano accoglie 'I Sette Savi' di Melotti

Allestimento permanente per l'opera che trova casa dopo 60 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 28 OTT - Il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano ospita I Sette Savi di Fausto Melotti e restituisce così alla città, in un allestimento permanente, un'opera simbolo della scultura italiana del Novecento che per molti anni non è stata visibile al pubblico.
    Le sculture si potranno ammirare a partire da domani nel giardino del primo chiostro dell'edificio monumentale del Museo grazie ad un accordo di valorizzazione tra il Comune di Milano, la Città metropolitana e il Museo del Novecento. L'arrivo de I Sette Savi al Museo della Scienza si inserisce in un percorso progettuale di valorizzazione e fruibilità dei Giardini e delle pertinenze archeologiche, con la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano.
    "Nell'opera ritroviamo il poliedrico scenario di vita, i valori e le visioni dell'autore Fausto Melotti, scultore, poeta, musicista e ingegnere elettrotecnico. Valori e visioni che sono anche nostri e che accoglieranno come un simbolo i visitatori del Museo", ha sottolineato Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia. A 60 anni dalla sua realizzazione il gruppo scultoreo trova così fissa dimora.
    L'opera di Melotti, costituita da sette sculture in pietra di Viggiù, è stata infatti commissionata nel 1961 dal Comune di Milano all'artista per il giardino del nuovo edificio del liceo Carducci. Le sette sculture riprendono, modificandola, l'opera in gesso "Costante Uomo" che Melotti aveva presentato alla VI Triennale del 1936 per la Sala della Coerenza progettata dallo Studio BBPR (gli architetti Banfi, Belgioioso, Peressutti, Rogers). Rimosse dopo un danneggiamento e per lungo tempo non visibili, le sculture sono state recuperate dalla Provincia di Milano (oggi Città metropolitana), anche grazie all'Associazione Studentesca del Liceo Carducci, e restaurate nel 2013 col sostegno di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Milano. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it