Lombardia

Csm, Paolo Storari resta pm a Milano

Rigettata la richiesta di trasferimento del pg Salvi

Csm, Paolo Storari resta pm a Milano

Redazione Ansa

Paolo Storari resta come pubblico ministero a Milano. Lo ha deciso il Csm che ha rigettato la richiesta del procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi di trasferimento cautelare d'urgenza e di cambio di funzioni per il pm, nell'ambito del caso dei verbali dell'avvocato Amara. Come si legge nel provvedimento della sezione disciplinare del Csm non è stato ravvisato alcun indizio né alcun rischio di pregiudizio tali da poter portare "all'applicazione dell'invocata misura cautelare" formulata dal pg Salvi.

Oltre a non aver rilevato alcuna scorrettezza nei confronti di Greco e Pedio il Consiglio Superiore della Magistratura ha anche stabilito che non c'è stata alcuna "omissione consapevole di astensione" da parte del pm Storari dalle indagini sulla fuga di notizie che gli erano state affidate dal procuratore Greco e che inizialmente aveva coordinato con Pedio. "Non appaiono forniti elementi, anche di natura indiziaria - è scritto nell'atto - per ritenere che, al momento dell'assunzione dei primi atti di indagine riguardanti la consegna dei verbali ad un giornalista, il dott. Storari fosse consapevole che la consegna stessa potesse ricollegarsi alla documentazione affidata" a Davigo al quale si era rivolto e aveva dato quelle carte manifestando la sua preoccupazione per la mancate iscrizioni nel registro degli indagati data la gravità delle dichiarazioni di Amara sulla presunta loggia Ungheria. "Fatto questo che appare confermato dalla circostanza che il consiglio del dott. Davigo fu di insistere con il Procuratore con la necessità di procedere ad iscrizioni".
   

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