Lombardia

Sulla Lombardia la scure covid,77mila occupati in meno

Rapporto Bankitalia, nel 2020 produzione industriale giù del 10%

Il Duomo a Milano

Redazione Ansa

La presentazione del rapporto di Bankitalia sull'economia della Lombardia 

   

La pandemia ha provocato ferite profonde in Lombardia con le condizioni economiche delle imprese peggiorate ed un forte calo dell'occupazione e del reddito delle famiglie. La fotografia dei danni provocati dal covid è stata scattata dalla Banca d'Italia nell'annuale rapporto sull'economia lombarda.
    Per avere la dimensione dei danni provocati dalla crisi economica il primo dato è quello relativo al prodotto interno lordo. L'anno scorso in Lombardia il Pil regionale ha subito una contrazione del 9,4%, in misura leggermente più intensa rispetto alla media nazionale. Gli indicatori mostrano come la gran parte del calo è avvenuto nel secondo trimestre dell'anno a causa degli effetti recessivi della pandemia e delle misure adottate per contrastarne la diffusione del virus. Dopo il recupero segnato nel terzo trimestre, l'attività economica è tornata a flettere in seguito alla nuova ondata di contagi ed è rimasta debole anche nel primo trimestre del 2021.
    L'anno scorso la locomotiva d'Italia, come viene definita la Lombardia per la sua capacità di trainare l'economia italiana, ha dovuto fare i conti con il forte calo della produzione industriale (-10%). Il calo è stato più intenso tra le imprese di dimensioni più ridotte e nei comparti legati alla moda e nella siderurgia. In questo quadro, secondo quanto emerge dal rapporto di Bankitalia, i prestiti bancari sono aumentati del 7,3 nel 2020. L'aumento è proseguita anche nel 2021 (4,3 per cento a marzo sui dodici mesi).
    La crisi economica ha avuto un significativo impatto sul mercato del lavoro e sulle famiglie. Il calo dell'occupazione è stato dell'1,7 per cento (-2,0 in Italia), pari a circa 77.000 occupati in meno rispetto al 2019. Le famiglie lombarde, invece, si sono trovare a dover fare i conti con una riduzione del reddito del 2,9 per cento. Questo ha portato ad una contrazione dei consumi (-12,4%) ed a incrementare i risparmi. I depositi hanno continuato a crescere in maniera sostenuta per tutto il 2020 e nei primi mesi dell'anno in corso (6,2 per cento a marzo). 
   

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