Lombardia

Sala presenta la sua lista, il logo richiama le Olimpiadi

'Lista giovane senza acchiappavoti, va formata classe dirigente'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 17 APR - Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che si è ricandidato per un secondo mandato ha presentato la sua lista civica, 'Beppe Sala sindaco', che nel logo, un cerchio, richiama i colori delle Olimpiadi invernali che Milano ospiterà nel 2026.
    "Il richiamo alle Olimpiadi c'è perché saranno alla fine del mandato del futuro sindaco, a febbraio del 2026", ha spiegato.
    Sala ha poi aggiunto che spera "di essere rieletto e, se dovesse succedere, mi sentirei in dovere di formare la futura classe dirigente della città, per questo abbiamo scelto di avere una lista giovane. Una lista che non è improvvisata, non ci sono candidati acchiappavoti, i capolista erano con me anche nel 2016, sono persone con una storia di impegno".
    In lista ci sono due assessori che arrivano dall'esperienza in giunta, Roberta Guaineri, allo Sport e Turismo, e Gabriele Rabaiotti, alle Politiche sociali e abitative. I capilista sono Martina Riva, che è stata candidata della lista civica di Sala anche nel 2016 ed è consigliera di Municipio , ed Emmanuel Conte, attuale consigliere comunale. In lista ci sono poi la capogruppo di Milano Progressista Anita Pirovano, l'ex presidente delle Acli di Milano, Monza e Brianza, Paolo Petracca, la consigliera comunale eletta nelle file della lista Sala Marzia Pontone e infine il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli.
    Tra i punti del programma elettorale c'è quello di realizzare la 'città a 15 minuti', con servizi e presidi sanitari territoriali per ogni quartiere. "Al di là delle polemiche sulla gestione della sanità lombarda in pandemia - ha detto Sala - oggi la cosa che contesto è che, se non stai bene, o sei a casa o sei all'ospedale e questo è un problema enorme.
    Proporremo qualcosa nell'interesse dei cittadini, il tema è di presidio anche dei medici di base. Può un sindaco chiedere e avere un ruolo attivo? Io penso di sì che sia legittimo chiederlo". (ANSA).

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