Lombardia

Bergamo Film Meeting al via con anteprima mondiale

'Brucia. Ancora.' con Fresu e altri, girato nei luoghi cultura

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 14 APR - "Quando torneremo liberi, ci sembrerà di avere fatto un lungo e difficile viaggio, che ci lasceremo alle spalle non appena ci siederemo in sala, davanti a uno schermo veramente tale": è l'auspicio degli organizzatori del Bergamo Film Meeting, la cui 39/a edizione si terrà tutta online dal 23 aprile. In apertura, in collaborazione con il Comune di Bergamo e Lab 80, sul canale YouTube del festival ci sarà l'anteprima mondiale di 'Brucia. Ancora' con Paolo Fresu, Elio Biffi, Paolo Spaccamonti, Gerardo Chimini play Il fuoco di Giovanni Pastrone', "un film - spiegano ancora gli organizzatori della rassegna, che presenterà circa 150 titoli - girato nei luoghi che sono stati teatro di eventi della storia più recente di Bergamo Film Meeting: variazioni cinematografiche e musicali di grande suggestione, semplicemente per dire che, nonostante tutto, la vita continua, che noi continuiamo a "tenere un piede" nella fascinazione e nella tessitura di emozioni che solo la platea è in grado di produrre". Nel film alcuni luoghi simbolo della cultura a Bergamo - Teatro Donizetti, Auditorium di Piazza Libertà, Accademia Carrara, Santa Maria Maggiore - si alternano alle scene di Il fuoco (1915) di Giovanni Pastrone, film di chiara influenza dannunziana che il regista firma con il nome di Piero Fosco, interpretato da due divi del muto, Pina Menichelli e Febo Mari nelle vesti di una donna fatale e di un pittore travolti da una bruciante passione. Il Festival inoltre proporrà 7 lungometraggi in anteprima italiana nella Mostra Concorso; 16 documentari nel concorso Visti da Vicino; la ricognizione nel cinema europeo contemporaneo attraverso la sezione Europe, Now!, con le personali di Mia Hansen-L›ve (Francia) e João Nicolau (Portogallo); la retrospettiva dedicata a Volker Schlöndorff, regista, sceneggiatore, produttore e attore, figura tra le più significative del cinema tedesco del dopoguerra e l'omaggio allo sguardo innovatore della regista ungherese Márta Mészáros e quello a Jerzy Skolimowski, regista, sceneggiatore e attore polacco. (ANSA).
   

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