Lombardia

COVID: il punto in Lombardia

Meno ricoverati ordinari e in intensiva, 92 le vittime

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 APR - La Lombardia passerà in zona arancione da lunedì dopo 28 giorni in zona rossa. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che permetterà la riapertura di tutti i negozi e il ritorno a scuola dei ragazzi degli ultimi due anni delle medie e (al 50%) delle superiori. Confermato invece solo asporto e delivery per bar e ristoranti.
    "Iniziamo quel graduale ritorno alla normalità che comportamenti responsabili e vaccinazioni renderanno più vicino" ha commentato il presidente della Regione Attilio Fontana assicurando l'impegno per incrementare le vaccinazioni. E per un ritorno alla normalità (e al lavoro soprattutto) hanno manifestato gli ambulanti di prodotti non alimentari del mercato di via Crema a Milano, mondando i loro banchi, pur senza vendere la merce. La loro richiesta è di poter continuare a lavorare sia in zona arancione che in zona rossa.
    Un tassello di normalità saranno i treni 'covid tested' fra Milano e Roma, resi possibili a partire dal 15 aprile da una ordinanza di Regione Lombardia. Sui convogli potranno salire solo persone con test negativo eseguito nelle ultime 48 ore o direttamente in stazione.
    Con 56.476 tamponi effettuati sono 3.289 i nuovi casi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in crescita al 5.8% (ieri 4.6%). Sono in calo invece i ricoverati sia in terapia intensiva (-2, 828) sia soprattutto negli altri reparti (-249, 6.252). I decessi sono 92 per un totale complessivo di 31.595 morti dall'inizio della pandemia.
    Sul fronte giudiziario, Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Oms ed ex direttore generale della Prevenzione al Ministero della Salute, è indagato dalla Procura di Bergamo per false informazioni rese ai pm durante la sua audizione sul piano pandemico che risale allo scorso 5 novembre. L'inchiesta riguarda le gestione del Covid nella Bergamasca nel corso della prima ondata di un anno fa.
    A causa del lockdown e delle restrizioni, lo scorso anno sono decisamente diminuiti i reati. Secondo i dati della questura a Milano sono stati il 32% in meno. Inferiori del 45% i furti in casa mentre unico dato in (pur lievissima) ascesa è quello delle violenze sessuali, (+0,74%). (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it