Lombardia

Scuola: a Milano due licei occupati contro la Dad

Studenti entrano a classico Tito Livio e scientifico Severi

Redazione Ansa

I ragazzi delle scuole superiori delle Regioni 'gialle e arancioni' torneranno a scuola lunedì 18 gennaio almeno al 50% della presenza: è quanto prevede il nuovo Dpcm firmato dal premier Conte. Nelle Regioni 'rosse' i ragazzi rimarranno a casa dalla seconda media a seguire la didattica a distanza. Questo fatte salve ordinanze regionali.

 A Milano gli studenti continuano la loro protesta contro la didattica a distanza. Dopo il Manzoni occupato martedì, questa mattina alcune decine di studenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei, il classico Tito Livio e lo scientifico Severi-Correnti, per chiedere di tornare a scuola in presenza il prima possibile.

    Al liceo Tito Livio, nel pieno centro storico della città, sono circa una trentina gli studenti che hanno occupato il cortile della scuola per manifestare contro la didattica a distanza e alle 14:30 si terrà un presidio di confronto dove verrà elaborato un documento con le proposte per tornare ad una scuola in presenza.

    Gli studenti del liceo Severi, in zona Sempione, hanno posizionato i loro banchi nel cortile dell'istituto per seguire le video lezioni e sulla facciata della scuola è appeso lo striscione con la scritta "Avevate in mano il nostro futuro e ce l'avete tolto".

    Anche al liceo scientifico Volta alle 15 si terrà un presidio per supportare i ragazzi che manifestano per la riapertura della scuola, con una serie di interventi degli studenti.

    In molte scuole superiori della città c'è fermento in attesa di sapere se da lunedì 18 gennaio si potrà tornare in aula in presenza, dopo la sentenza del Tar della Lombardia che ha sospeso l'ordinanza regionale che prevedeva la didattica a distanza fino al 24 gennaio. 

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