(ANSA) - MILANO, 26 NOV - Durante questi nove mesi di
pandemia alla Dda di Milano "non è giunta alcuna denuncia" per
usura mentre le indagini evidenziano che durante questo pericolo
vi sono "evidenti interessi" da parte degli usurai "ad
acquistare esercizi commerciali a costo vile".
Lo ha spiegato il responsabile della Direzione distrettuale
antimafia di Milano, Alessandra Dolci, nel corso della
presentazione dello studio di Confcommercio Milano, Lodi Monza e
Brianza 'La criminalità ai tempi del Covid: quali pericoli per
le imprese'.
Il magistrato ha sottolineato che il 90, 91% di chi ha
risposto alle domande dello studio ha detto che, in caso di
tentativi estorsivi denuncerebbe. "Ottime intenzioni - ha detto
Alessandra Dolci - vorrei però vedere i vostri associati alla
prova dei fatti".
Sempre dalle indagini si evince che "ci sono dei commercianti
che, nonostante siamo in un periodo di profonda crisi, pagano
il pizzo: cifre contenute, 500, 1000 euro ma pagano".
Per il magistrato, "denunciare è invece un dovere" e
"conviene" perché "la moneta cattiva scaccia quella buona"
inquinando il mercato, così come sostiene la legge di Gresham.
La mancata denuncia potrebbe inoltre comportare anche
conseguenze penali o interdittive. (ANSA).
Usura: Dda Milano, durante pandemia nessuna denuncia
Ma da indagini risulta che alcuni continuano a pagare pizzo