(ANSA) - MILANO, 05 NOV - Sulla copertina del nuovo disco
CoCo emerge dall'acqua circondato da fiori recisi. Ricorda
l'Ofelia di Millais, ma a differenza dell'eroina tragica lui non
è un corpo abbandonato alla corrente, guarda dritto negli occhi
il suo pubblico. Strano parallelo, divertente parallelo. Ofelia
entra a corte grazie al potere del padre Polonio, CoCo entra
nella corte del rap grazie al padre (artistico) Luchè. Figli
della stessa terra, hanno fatto un pezzo di strada assieme
(hanno anche aperto in società una pizzeria a Londra) e ora
camminano uno di fianco all'altro su percorsi musicali distinti
ma sempre uniti dall'etichetta di Luchè, BFM, per l'appunto "be
a fam", essere una famiglia.
"Floridiana" (Island - Universal) nasce come ep 6 mesi fa e
ora è diventato un album di 14 brani che si muove tra il rap e
il pop, con passaggi in autotune e momenti più intimi in cui
CoCo preferisce togliere i filtri alla voce. Esce il 6 novembre
su tutte le piattaforme digitali e in vinile (dal 13 novembre
anche in cd), in un momento delicatissimo, in cui a soffrire è
l'industria musicale, non la musica. "Il nostro settore è uno di
quelli più colpiti. Ci sono il mio dj e il mio fonico che sono a
casa da marzo, e come loro tantissimi, completamente dimenticati
dal sistema". (ANSA).
Floridiana, il disco di CoCo sfida il lockdown
"Non voglio pistole ma fiori", nell'album anche Luchè e Geolier