Lombardia

COVID: il punto in Lombardia

Nei pronto soccorso Milano picchi accesso come prima ondata

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 31 OTT - "La situazione è sempre più preoccupante" e non lo nasconde il primario del Sacco Massimo Galli, che invita i lombardi a stare a casa il più possibile, evitando di recarsi al cimitero. Rimangono alti, infatti, i nuovi casi positivi, che sono 8.919, il numero più alto in tutta Italia, mentre crescono le vittime, solo ieri 73.
    Un virus che non risparmia nessuno: ieri l'Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, è risultato positivo al Covid: non presenta alcuna sintomatologia e ha iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Dal San Paolo di Milano, dove è ricoverato da ieri, il presidente di Rcs Urbano Cairo fa sapere di stare "abbastanza bene" e fa un appello dai social: "non sottovalutate questo virus".
    A Milano, intanto, i numeri di accessi ai pronto soccorso e dei soccorsi delle ambulanze per casi respiratori o infettivi, proseguono la loro impennata arrivando a lambire i valori della prima ondata della pandemia: gli interventi delle ambulanze per casi assimilabili ai Covid (e che devono quindi essere prudenzialmente trattati come tali) sono stati ieri 420, contro i 480 al giorno del periodo marzo-aprile 2020. In linea con ieri i nuovi ricoveri: 22 in intensiva, 335 negli altri reparti.
    Intanto, "da lunedì - annuncia il presidente Attilio Fontana - i tamponi rapidi antigenici inizieranno ad essere utilizzati dalle Ats e Asst della Lombardia in determinati ambienti pubblici e successivamente, grazie ad una delibera che sarà presentata in giunta martedì 3 novembre, saranno forniti a medici e pediatri di famiglia che daranno la disponibilità".
    Sul fronte dei riflessi economici della pandemia e dell'ultimo Dpcm, questa mattina sono scesi in piazza, di fronte al cimitero Monumentale, i lavoratori dello sport. (ANSA).
   

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