(ANSA) - MILANO, 17 OTT - Continuano i dati allarmanti sulla
pandemia in Lombardia ma la Regione non vuole il lockdown e
sottolinea che la macchina organizzativa ospedaliera è stata
incrementata. Sono 2.664 i nuovi positivi con 29.053 tamponi
effettuati, per una percentuale pari al 9,1%, in crescita
rispetto a ieri (7,9%), quando c'erano stati 2.419 contagiati
con 1.500 tamponi in più. Sono 13 i decessi per un totale di
17.057 morti in regione dall'inizio della pandemia. Crescono sia
i ricoveri in terapia intensiva (+25, 96), sia quelli negli
altri reparti (+109, 943). Milano è sempre la provincia più
colpita con oltre metà dei casi (1.388, di cui 634 a Milano
città.
Nella riunione fra tutti i presidenti delle Regioni per
concordare un piano d'azione contro la seconda ondata di Covid
da presentare al governo, secondo quanto si è appreso la
Regione Lombardia ha chiesto che venga evitato qualsiasi tipo di
lockdown, anche parziale, delle attività produttive. A Regioni e
governo, la Lombardia ha esortato che restino aperte tutte le
attività produttive, ovviamente nel rispetto dei protocolli di
sicurezza, per scongiurare il rischio di dare un colpo fatale
all'economia già provata dalla prima ondata di virus, riducendo
al massimo le limitazioni di orari da proporre al governo. Sulla
scuola è stata ribadita la
richiesta di puntare sulla didattica a distanza delle superiori
e delle università e, in generale, sugli ingressi scaglionati
per tutti gli studenti.
Dal canto suo il presidente Attilio Fontana ha scritto su
Facebook: "Parola d'ordine: 'essere pronti'" ricordando che "i
dati Covid di questi giorni, emersi grazie ad una massiccia
azione di screening, indicano un aumento esponenziale dei
contagi e della carica virale ad essi correlata". Fontana ha
però spiegato che "la macchina organizzativa degli ospedali
lombardi in questi mesi è stata fortemente incrementata, così
come i protocolli sanitari con la finalità di fronteggiare al
meglio una nuova ondata virale". (ANSA).
>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Lombardia chiede evitare il lockdown
Governatore Fontana, 'Parola d'ordine: essere pronti'