Lombardia

Fondi Lega, il Gip: 'Gli arrestati possono colpire ancora'

Tre commercialisti ai domiciliari, sono coinvolti nell'inchiesta milanese relativa alla vicenda Lombardia Film commission e la compravendita di un immobile a Cormano nel Milanese

La sede della Lombardia Film Commission

Redazione Ansa

I tre commercialisti vicini alla Lega arrestati ieri, assieme ad una quarta persona, per il caso Lombardia Film Commission potrebbero ancora commettere 'delitti della stessa specie', scrive il gip di Milano Fanales motivando le misure cautelari. Il gruppo, spiega il gip, ha 'dimostrato una spiccata capacità organizzativa con perfetto riparto dei compiti e potenzialità operative e si basa su legami interpersonali (a base amicale, lavorativa e parentele in senso lato) particolarmente stretti e risalenti nel tempo con un vincolo di solidarietà reciproca'. 

'Ne faremo altre mille ... la prossima volta andrà bene, invece di 50 ne prendi 70". Così Michele Scillieri, commercialista vicino alla Lega arrestato ieri assieme ad altre tre persone, parlava intercettato a maggio con Alberto Di Rubba, direttore amministrativo per la Lega al Senato ed ex presidente della Lombardia Film Commission. E' quanto emerge dall'ordinanza cautelare. I due, scrive il gip, parlano della "conclusione infelice dell'affare relativo alla fondazione e ai terreni" e dei "guadagni rivelatisi minori del previsto".

Il "gruppo beneficia, inoltre, degli incarichi di rilievo tuttora ricoperti da alcuni suoi componenti negli organigrammi di numerose società ed enti, fra i quali anche soggetti di diritto privato a partecipazione pubblica", scrive il gip di Milano Giulio Fanales nell'ordinanza, eseguita dal Nucleo polizia economico finanziaria della Gdf, che ha portato ieri ai domiciliari quattro persone per il caso Lombardia Film Commission, tra cui Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, rispettivamente direttore amministrativo e revisore contabile dal 2018, ricorda il gip, del "gruppo parlamentare" Lega.

"Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Russia, in Svizzera, a San Marino, in Lussemburgo, Liechtenstein, ma non ci sono. Conosco due delle tre persone, sono persone oneste, corrette e quindi dubito che abbiano chiesto o fatto qualcosa di sbagliato. Però, ho piena fiducia nella magistratura ". L'ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a 'Radio anch'io' su Radio Rai 1, rispondendo a una domanda sull'inchiesta sulla Film commission Lombardia che ha coinvolto 3 commercialisti vicini alla Lega, ora agli arresti domiciliari. E ha continuato: "Io stesso vado a processo e sarà un processo politico. La Lega i soldi che prende, li prende per le donazioni degli italiani, non andiamo a chiedere soldi ai russi, ai film... ma rispetto tutti e siamo tranquilli". E infine: "Conto che si risolverà in nulla. Lei si ricorda del senatore Siri, per mesi sui giornali come la persona più cattiva e truffaldina del mondo? Ne ha più sentito parlare? No, perché non ha fatto niente".


   

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