Lombardia

Caso camici, per indagini Regione sapeva

Da carte altre conferme che non fu donazione

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 LUG - Nuovi spunti ritenuti interessanti a sostegno dell'ipotesi della Procura e del fatto che non erano in pochi in Regione a sapere del conflitto di interessi legato alla fornitura di camici e altri dispositivi di protezione per oltre mezzo milione di euro da parte di Dama Spa, l'azienda di cui è titolare Andrea Dini, il cognato del governatore Attilio Fontana, sono emersi in queste ore dai documenti raccolti nell'inchiesta della Procura di Milano. Si tratta di documenti che non lascerebbero dubbi sul fatto che quell'ordine diretto di materiale a Dama Spa, sia stato tramutato in corso d'opera in donazione e rappresenterebbero una conferma che, negli ambienti regionali, erano in tanti a sapere che l'azienda è della famiglia del presidente lombardo e che quindi quella commessa era inopportuna. (ANSA).
   

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