(ANSA) - MILANO, 29 MAG - L'istituzione della zona rossa
nella Bergamasca avrebbe dovuto essere "una decisione
governativa". E' quel che risulta al procuratore facente
funzione di Bergamo, Maria Cristina Rota, a proposito di uno dei
temi su cui i pm dell'ufficio che al momento guida hanno acceso
un faro nell'ambito delle indagini sulla gestione dell'epidemia
di Coronavirus in una nelle aree più martoriate della Lombardia.
Indagini che hanno visto tra ieri e oggi la deposizione come
persone informate sui fatti, dell' assessore al Welfare Giulio
Gallera e del Governatore della Lombardia Attilio Fontana.
Fontana, sentito oggi per circa due ore, in Procura, in linea
con l'assessore ha ribadito pure lui che era "pacifico" che, nel
pieno della pandemia, nella prima settimana di marzo, spettava a
Roma decidere di isolare i Comuni di Nembro e Alzano Lombardo,
cosa che poi non è avvenuta in quanto il Governo ha trasformato
tutta la Lombardia in zona arancione.
Pm Bergamo, zona rossa decisione di Roma
Sentito Attilio Fontana. Procuratore, è dovere accertare fatti