Lombardia

Asst Cremona, Spazio Bianco dedicato a infermieri anti-Covid

Per la loro giornata internazionale una raccolta ricordi guariti

Redazione Ansa

Uno Spazio Bianco in cui chi è guarito dal Coronavirus può scrivere un pensiero o un ricordo dedicato all'infermiere che lo ha aiutato a superare la malattia, la paura e la solitudine dei giorni trascorsi in un letto di ospedale in isolamento e lontano dai propri familiari.

E' l'iniziativa dell'Asst di Cremona, una delle zone più colpite dall'epidemia di Covid-19, per la Giornata Internazionale dell'Infermiere e organizzata dal'ufficio comunicazione in accordo con la direzione dell'azienda sanitaria che comprende l'ospedale della città del Torrazzo e il presidio di Oglio Po. Sulla pagina facebook e sul sito dell'Azienda socio sanitaria è infatti apparso un riquadro bianco accompagnato da un messaggio indirizzato in particolare ai pazienti "Quest'anno, dopo mesi di immagini dentro l'emergenza, - si legge - celebriamo la Giornata Internazionale dell'Infermiere con uno Spazio Bianco, di pensiero e umiltà, da riempire con il racconto della vostra fotografia mai scattata" . Si tratta di "uno spazio in cui potete raccontarci il vostro infermiere o la vostra infermiera (...) che vi ha rassicurato, assistito, sorriso, stretto la mano" e che "ha capito al volo come vi sentivate e di cosa avevate bisogno, con uno sguardo, dietro la maschera e gli occhiali protettivi" . Una dedica a chi, in corsia, "vi ha messo in contatto con i familiari, che ha videochiamato a casa, insieme a voi. Che vi ha aiutato a far nascere vostro figlio" o "che ha perso il sonno dentro l'emergenza. Che si è ammalato per curare e salvare una, dieci, cento persone. Perché ciò che è accaduto non era immaginabile. Ed è stato troppo".

"A dire il vero, - scrive Stefania Mattioli, la responsabile dell'ufficio comunicazione della Asst e che ha avuto l'idea di questa iniziativa - per celebrare questa giornata dal valore simbolico inestimabile, avevamo pensato ad un servizio fotografico di ritratti sull'identità di infermieri e infermiere, con e senza maschera. Ritratti che avrebbero dovuto rappresentare l'essenza della professione; comunicare sapere a fatica, umanità e dolore. Ma anche qualche sorriso nello sguardo e un respiro di sollievo. Non sempre le cose vanno come devono e questo progetto non ha trovato compimento. E' rimasto in sospeso, nell'immaginario".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it