(ANSA) - MILANO, 21 GEN - Venne trovato cadavere più di 3
anni fa davanti al cimitero di Nerviano (Milano) e subito si
pensò ad un suicidio. Con l'autopsia si scoprì, però, che a
causare la morte di Maurizio Capizzi, 48 anni, era stato un
colpo di pistola. Ora le indagini hanno stabilito che ad
ucciderlo furono la compagna dell'uomo e l'amante di lei e,
soprattutto, che lo stesso Capizzi chiese, dopo aver tentato il
suicidio, di essere ucciso.
Per questo il pm Bianca Maria Baj Macario, dopo la chiusura
dell'inchiesta anche del pm Antonio Cristillo, ha chiesto il
processo per Elena Re e per Flavio Sermasi, che nel gennaio 2017
era stati indagati per omicidio volontario, con la nuova accusa
di "omicidio del consenziente" per quella morte del 31 dicembre
2016. E' emerso che la vittima, imprenditore edile di origine
siciliana e provato da una lunga malattia, aveva lasciato un
biglietto dove spiegava la sua volontà di essere ucciso.
Chiese di essere ucciso, 2 a processo
Pm Milano, omicidio del consenziente. Vittima lasciò biglietto