(ANSA) - MILANO, 02 DIC - Il vice presidente della Uefa,
Michele Uva, supporta il professionismo nello sport femminile
italiano, a patto che "il sistema non rimanga in piedi solo
grazie ai club maschili". "La capacità di leggere - spiega Uva
durante il convegno "l'importante è pareggiare" - le opportunità
per il futuro dai segnali deboli è l'unica strada per crescere.
Quello del calcio femminile è un esempio del genere. Quello del
calcio femminile è un percorso importante per una crescita
sportiva ma anche sociale e umana della nostra epoca. Abbiamo
impostato un percorso, ma mancano ancora tante cose, come ad
esempio una tutela giuslavoristica per le atlete, ma anche gli
impianti, il riempimento di questi impianti, la sostenibilità
economica e un pensiero strategico. Parliamo pure di
professionismo, ma attenzione che il sistema non rimanga in
piedi solo grazie ai club maschili. Il calcio femminile deve
saper crescere con le proprie gambe e con la propria forza. Non
bisogna prendere norme che uccidano la bimba nella culla. Il
calcio maschile non deve diventare la riserva indiana per le
donne. E' una sfida da vincere e lo possiamo fare solo giocando
tutti insieme". (ANSA).
Uva, ok professionismo ma sistema sia sostenibile
N.2 Uefa: "Maschile non diventi riserva indiana per le donne"