Lombardia

Raduno destra, questore: soluzione politica

'Alcuni gruppi alla fine si presentano anche alle elezioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 26 MAR - Il problema dei raduni come quello di estrema destra che si è tenuto a Milano è "che non si tratta di una questione di pubblica sicurezza ma che dovrebbe essere risolta dalla politica". Lo ha detto oggi, rispondendo alle domande dei cronisti, il neo questore di Milano, Sergio Bracco, che si è insediato al vertice di via Fatebenefratelli.
    "Nei confronti della questura c'è soltanto un obbligo di preavviso - ha aggiunto - e il questore può vietare una manifestazione, ma in presenza di presupposti che poi devono superare il vaglio di un tribunale amministrativo in caso di eventuali ricorsi". "Penso invece che questi siano problemi che deve affrontare la politica - ha precisato -. Non da un questore che si trova di fronte a un preavviso su una manifestazione da parte di gruppi che alla fine si presentano anche alle elezioni".
 "Dobbiamo preoccuparci non solo dei criminali, ma anche delle vittime": è questa, tra le altre, una delle preoccupazioni che preme di più al neo questore di Milano, Sergio Bracco, che si è insediato oggi al vertice di via Fatebenefratelli. Dirigente generale di Pubblica Sicurezza, è stato accolto dal picchetto d'onore del III Reparto mobile, e ha salutato il personale, i dirigenti e i funzionari prima di deporre una corona ai caduti nell'adempimento del dovere. "Garantire i diritti dei cittadini", è stata la prima risposta alla domanda dei cronisti su quali fossero le sue priorità. Ma anche "gestire la piazza" intesa come ordine pubblico, e "combattere tenacemente la criminalità organizzata e diffusa". Bracco, il cui ultimo incarico è stato Questore di Genova, rispondendo ai cronisti ha ovviamente espresso consapevolezza sulla complessità del capoluogo lombardo, ricordando i problemi dello spaccio, come al Bosco della droga di Rogoredo "noi ci occupiamo dello spaccio ma l'obiettivo primo deve essere il recupero dei tossicodipendenti", dei rifiuti incendiati "dietro i quali ci sono i soldi" e della percezione della sicurezza, perché non bastano i dati in calo sui reati "se poi la gente si sente insicura" o se c'è "degrado e paura del diverso". Bracco, 59 anni, ha svolto gran parte della sua carriera a Bologna, dove è stato 25 anni prima di andare a Genova, e dove ancora vive la sua famiglia, e ha sorriso quando gli è stato detto che viene considerato un questore 'da strada'. "Il questore fa il questore - ha risposto - ma se c'è un problema il questore deve andare a vederlo" di persona.  

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