Lombardia

Segre, deportati antifascisti veri eroi

Posata a Milano pietra d'inciampo per Luigi Vacchini

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 GEN - "Sono trent'anni che come testimone di Auschwitz parlo dove mi invitano, come un dovere che non potevo assolutamente dimenticare. Perché io sono tornata a raccontare ma ci sono milioni di persone che non hanno potuto farlo. E queste persone che non sono tornate sono di vario tipo: sono quelli uccisi per la colpa di essere nati, e quelli che hanno fatto la scelta, gli antifascisti, quelli che non sono stati come pecore a sentire quello che gridava più forte ma hanno pensato con la loro testa". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, partecipando a Milano alla posa della pietra d'inciampo in onore del vigile urbano Luigi Vacchini, arrestato a marzo del 1944 e deportato nel campo di Mauthausen e poi trasferito in quello di Ebensee, dove morì poco dopo il suo arrivo, per essersi unito alla Resistenza.
    I deportati come Vacchini "sono quelli che hanno fatto la scelta, che hanno sentito dentro di se il dovere e la forza di farlo. Questi sono i veri eroi" ha detto Segre.
   

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