Lombardia

Kenya: rapita volontaria italiana 23enne

Durante attacco sulla costa, ferite cinque persone

Redazione Ansa

Uomini armati hanno rapito una volontaria italiana di 23 anni sulla costa del Kenya: lo ha riferito il capo della polizia keniota Joseph Boinnet.
    Il rapimento sarebbe avvenuto durante un attacco armato avvenuto ieri sera, alle 20 ora locale, nella contea di Kilifi.
    Cinque persone sono rimaste ferite, tra le quali un ragazzino di 12 anni in modo grave. Secondo Boinnet, non è chiaro il motivo dell'attacco, nè chi se ne sia reso responsabile. Nella zona ci sono stati rapimenti di stranieri da parte di fondamentalisti islamici con base in Somalia.

Il rapimento della volontaria italiana è avvenuto quando un gruppo armato ha attaccato il centro commerciale di Chakama, nel sud-est del Paese, a circa 80 chilometri a ovest di Malindi. E' quanto precisa il servizio di polizia nazionale del Paese africano. La banda di uomini era armata di fucili AK 47.

La volontaria italiana lavorava nel Paese africano per una organizzazione con sede a Fano, nelle Marche: la Africa Milele Onlus. E' quanto rende noto via Twitter la polizia kenyota. Ancora, sottolineano, non sono state stabilite le ragioni dell'attacco né l'identità degli aggressori.

Presidente onlus, la volontaria rapita è di Milano  - E' di Milano la volontaria italiana 23enne rapita ieri sera in Kenya. Lo ha detto all'ANSA Lilian Sora, presidente della onlus marchigiana Africa Milele per cui lavora la cooperante. Per il momento ha spiegato di non potere rendere nota l'identità della ragazza. "Il rapimento della volontaria italiana 23enne è avvenuto in una parte del Kenya dove non ci sono centri commerciali, al massimo un negozietto dove si vendono fagioli e dove soprattutto non succede mai niente del genere", ha spiegato Sora. "A quanto ci hanno raccontato le persone che abitano nel villaggio - ha aggiunto - sono arrivati quattro-cinque individui armati che hanno lanciato un petardo, facendo sollevare la sabbia e hanno sparato più volte. Poi sono andati, a colpo sicuro, nella casa dove era la nostra volontaria, probabilmente perché lì sapevano che c'era una italiana, anche se non so spiegarmi il motivo di quello che è successo. In quel momento era da sola, perché altri erano partiti e altri ancora arriveranno nei prossimi giorni".
   

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