(ANSA) - MILANO, 6 NOV - Fra gli elementi per cui a luglio il
Tas ha annullato l'esclusione del Milan per un anno dalle coppe
europee sancita dalla Uefa, c'è anche una testimonianza
richiesta dalla stessa Uefa cui si era opposto il club
rossonero. E' quella di Yves Wehrli, membro della Camera
investigativa che aveva negato al Milan il voluntary agreement
per le violazioni del fair-play finanziario, rinviando il caso
alla Camera giudicante, la quale a giugno ha optato per la
squalifica. "Basandoci sulla situazione di oggi forse avremmo
preso una decisione diversa", ha detto Wehrli, riferendosi al
cambio di proprietà dal cinese Li a Elliott (avvenuto il 10
luglio) e alla situazione del debito che il cinese aveva
contratto con lo stesso fondo statunitense. Come si legge nelle
48 pagine delle motivazioni, Wehrli ha dichiarato che la Camera
investigativa aveva dubbi sugli obiettivi del proprietario del
Milan e su come pianificava di gestire la difficile situazione
finanziaria, aggiungendo che non erano state fornite
informazioni su Mr Li.
Milan: sentenza Tas, decisivo teste Uefa
Diffuse motivazioni su annullamento esclusione da Europa League