Lombardia

Urla e tensione in aula dopo la condanna

Uno scoppia a piangere, l'altro grida: 'Sono innocente'

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Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 23 LUG - "Sono innocente". Lo ha gridato dopo il verdetto Guido Guarnieri, condannato a 8 anni e mezzo di carcere dai giudici della nona sezione penale del Tribunale di Milano per avere prima stordito con la cosiddetta 'droga dello stupro' e poi violentato assieme a Mario Caputo e Marco Coazzotti, condannati a 12 anni, una 22enne nell'aprile 2017 in un appartamento a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza. Dopo la sentenza, Caputo è scoppiato in lacrime e ci sono stati anche momenti di tensione sia dentro l'aula che nei corridoi, dove una donna, tra i familiari degli imputati, ha colpito con una mano la videocamera di un operatore della Rai. I giudici hanno anche condannato i tre imputati per violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla somministrazione di droga, ad un risarcimento provvisionale di 75mila euro a favore della vittima. I difensori, gli avvocati Debora Piazza, Guido Camera e Eliana Zecca, hanno già annunciato ricorso in appello contro il verdetto, le cui motivazioni saranno depositate tra 60 giorni.

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