Lombardia

Di Maio-Salvini, vertice a Milano

Leader 5 stelle arrivato in ritardo, già avviato tavolo tecnico

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 12 MAG - Lo si potrà chiamare, forse, il governo del Pirellone. Lontano da Roma Luigi Di Maio e Matteo Salvini smussano le distanze e iniziano a mettere nero su bianco il "contratto per il Governo del cambiamento". Il passo da qui alla chiusura dell'accordo è più agevole, ma restano alcuni nodi da sciogliere in queste ultime ore, a cominciare da quello della premiership. E, anche sul programma, l'intesa non è totale. Domani, in un round che si preannuncia decisivo, tutti i 20 e più punti del programma dovranno avere la vidimazione dei due partiti. Perché il tempo stringe e sia M5S sia la Lega non vogliono rischiare nel chiedere altro tempo al Quirinale.
    Ad aprire il vertice del Pirellone sono le delegazioni di M5S e Lega. Per il Movimento, arrivano Stefano Buffagni, Alfonso Bonafede e Laura Castelli, Vincenzo Spadafora. Per la Lega Claudio Borghi, Roberto Calderoli, Armando Siri, Gian Marco Centinaio e Nicola Molteni, oltre a Giancarlo Giorgetti. Alle 16 arriva Matteo Salvini, mentre il leader del M5S, dopo aver pranzato in centro a Milano con i suoi, giunge solo un'ora dopo. In mattinata, invece, filtra la prima bozza del contratto di governo: 19 punti, 26 pagine con temi che vanno dalla flat tax ai migranti, dalla riduzione delle tasse al reddito di cittadinanza. Nel corso della giornata i punti però aumentano, superando la ventina in totale. E soprattutto, solo i primi 10, finora, hanno l'ok dei due leader. Gli incontri continuano oggi.
   

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