Lombardia

Shoah: Prefetto Milano, non banalizzare

Aprendo convegno per ricordare 80 anni dalle leggi razziali

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Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 10 MAG - "Se oggi abbiamo degli episodi di antisemitismo non bisogna banalizzarli, perché anche all'epoca si volevano negare episodi isolati". Lo ha sottolineato il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, aprendo il convegno dedicato agli 80 anni dall'emanazione delle leggi razziali del fascismo, all'Università Cattolica di Milano. Il prefetto ha ricordato il "silenzio assordante dello Stato italiano" in quegli anni, "e ai giovani voglio dire che questo non deve più accadere". "Noi che rappresentiamo le istituzioni invitiamo la politica a capire perché c'è un senso di paura" del diverso anche oggi "e ad andargli incontro e operare nel senso dell'inclusione e non della divisione".
    "É importante parlare delle leggi razziali perché dobbiamo essere convinti che non esiste un razzismo moderato. Il razzismo è razzismo e quando si supera una certa soglia e ci si mette nella paura del diverso e dell'intolleranza si pongono le radici per un cambiamento sociale", ha aggiunto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio e oggi senatrice a vita, ha ricordato le conseguenze dell'emanazione delle leggi razziali da parte del fascismo nel corso del convegno. "Quelle leggi firmate dal Re furono come un filo nero lunghissimo - ha commentato - iniziato con l'inchiostro delle firme e finito con le rotaie dell'arrivo ad Auschwitz". "Come si fa a dimenticare? Io sono una delle poche superstiti ancora in vita e quando il presidente Mattarella mi ha nominato senatrice a vita, mi ha chiesto cos'era la prima cosa che mi veniva in mente con quella nomina - ha raccontato -. Io ho risposto che sono quella stessa bambina, anche se oggi sono molto vecchia, a cui è stata chiusa la porta della scuola e, a distanza di 80 anni, quello stesso Stato mi ha aperto la porta del Senato".

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