Lombardia

Incendio doloso nel centro sociale Magazzino 47 di Brescia

Libri dati alle fiamme in una stanza, indagano i Carabinieri

Redazione Ansa

Nella notte è stato appiccato un incendio all'interno del centro sociale Magazzino 47 di Brescia. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri che stanno indagando, qualcuno sarebbe entrato all'interno del centro sociale, avrebbe raggruppato alcuni libri al centro di una stanza e avrebbe dato fuoco. L'incendio è stato contenuto dal tempestivo intervento del custode che ha chiamato i vigili del fuoco. Sul posto al momento c'è anche la Scientifica dei carabinieri.

 

"Possiamo affermare con certezza che si è trattato dell'ennesimo infame attacco di fascisti e razzisti che cercano di seminare un clima di odio razziale e intolleranza in città". E' quanto scrivono i militanti del centro sociale Magazzino 47 sul loro sito, convocando una conferenza stampa alle 11:30, dopo che nella notte un incendio doloso è stato appiccato nei locali della loro sede. A fuoco una pila di libri accatastata al centro di una stanza. Ieri il centro sociale aveva annunciato una manifestazione per sabato mattina in centro città contro la presenza nel quartiere Carmine di un banchetto di Forza Nuova con Laura Castagna, candidata sindaco alle prossime amministrative. Nella notte l'incendio, sul quale sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Brescia. "Questa notte dei topi di fogna si sono introdotti nel centro sociale e, dopo aver forzato una finestra, hanno appiccato un incendio all'interno del locale che ospita la libreria e l'enoteca - si legge sul sito -. La finestra forzata, gli evidenti segni di effrazione e un intenso odore di benzina non lasciano dubbi sulla natura dolosa, come immediatamente notato dagli stessi Vigili del fuoco".

"Esprimo la mia solidarietà al Centro Sociale di Brescia "Magazzino 47", la cui sede nella notte è stata oggetto di un incendio doloso". "Condanno con forza questa azione infame, degna del peggior squadrismo neofascista". Lo ha detto il deputato Luigi Lacquaniti, candidato alle Regionali per Lombardia Progressista. "Non è casuale - ha aggiunto - che questo preoccupante ritorno alla violenza, coincida con il riaffacciarsi dell'estrema destra nella politica italiana, con il riaffiorare di nostalgie fasciste, con lo sdoganare idee, metodi e simboli appartenenti alla peggior storia del nostro Paese. Condanno il ritorno della strategia della tensione, questa crescita continua di episodi di violenza, parte di un progetto politico che vuole mettere la democrazia e il confronto democratico nell'angolo". "Non si può non essere preoccupati per quanto sta accadendo - ha concluso Lacquaniti -, ma presso tutte le forze politiche deve prevalere la calma e il rifiuto di ogni provocazione. Le forze democratiche facciano quadrato attorno ai principi e ai valori della Costituzione, che ci dà tutti gli strumenti per difendere il Paese e la democrazia dalla violenza neofascista".

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