Lombardia

Terrorismo: donna non va espulsa, ha figli

'Moglie Moutaharrik non pericolosa, subalterna donna in Islam'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 FEB - Salma Bencharki, moglie di Abderrahim Moutaharrik, campione di kickboxing di origine marocchina finito, come lei, in carcere nel 2016 con l'accusa di terrorismo internazionale per legami con l'Isis, non deve essere espulsa dall'Italia a pena espiata perché non ci sono "univoci indici che ne attestino la pericolosità sociale" e perché "l'espulsione" potrebbe "provocare la disgregazione del nucleo famigliare con grave danno per la prole", i figli di 4 e 6 anni della coppia "che vivono in Italia".
    Lo scrive la Corte d'Assise d'Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato la condanna a sei anni per il marito, ma ha ridotto la pena per la donna da 5 a 3 anni e 4 mesi revocando per lei la sospensione della potestà genitoriale sui figli (la coppia venne arrestata prima che partisse per la Siria portando con sé i piccoli) e la misura dell'espulsione. Nel concedere le attenuanti all'imputata, la Corte parla anche del "ruolo subalterno" della donna "tipico della cultura islamica".
   

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