Lombardia

Ema, la Corte Ue affida il ricorso di Milano a un giudice olandese

Il Corriere della Sera: 'Crescono i dubbi anche sul sorteggio'

Redazione Ansa

La Corte europea di giustizia Ue ha affidato a un giudice olandese, il vicepresidente del Tribunale Marc van der Woude, il ricorso con cui il Comune di Milano ha chiesto di sospendere il trasferimento dell'Ema da Londra ad Amsterdam. E' quanto scrive il Corriere della Sera, aggiungendo che il ricorso di Milano contesta anche il procedimento del sorteggio con cui Amsterdam si è aggiudicata la sede dell'Agenzia europea del farmaco a scapito della città italiana.

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Secondo il quotidiano, il sorteggio "sarebbe avvenuto senza rispettare la pausa di 30 minuti dopo l'ultimo voto con pareggio tra Amsterdam e Milano (impedendo di concordare preventivamente come proseguire)". Inoltre, "altre presunte irregolarità vanno dall'assenza di controlli di garanzia fino all'uso dei bussolotti. Il tutto è poi avvenuto nella confusione post-voto provocata dalle delegazioni nazionali in uscita dalla sala, convinte dell'interruzione di mezzora" e "non sarebbe stato redatto nemmeno il verbale di rito".

   Fonti di Bruxelles sulla base di documenti della Cancelleria Ue hanno confermato all'ANSA che sarà il vicepresidente del Tribunale Ue Marc van Der Woude, di nazionalità olandese, a occuparsi della richiesta di sospensiva del Comune di Milano sull'Ema. . La nazionalità dei togati, però, è di natura neutra nei processi giudiziari Ue, ovvero non implica pregiudizi sulla loro "terzeità", ovvero imparzialità. E' inoltre prassi che l'assegnazione di una causa vada al vicepresidente del Tribunale, a prescindere dalla sua nazionalità.

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