Lombardia

Andrea La Rosa, sgozzato e sciolto nell'acido

Due persone, madre e figlio, sono state fermate per l'omicidio e la soppressione del cadavere del 35 enne milanese ex calciatore di serie C e neo direttore sportivo del Brugherio calcio (Monza), scomparso il 14 novembre scorso.

Redazione Ansa

Non volevano restituire ad Andrea La Rosa un prestito in denaro e per questo lo avrebbero prima sgozzato, nella cantina di casa, e poi avrebbero tentato di scioglierlo nell'acido, senza riuscirci.

E' l'accusa nei confronti di Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello, fermati dai carabinieri di Milano su disposizione della Procura Milanese per l'omicidio e la soppressione del cadavere del 35 enne ex calciatore di serie C e neo direttore sportivo del Brugherio calcio (Monza), scomparso il 14 novembre scorso. Ad uccidere sarebbe stato Rullo, con la complicità della madre. 

I due avrebbero voluto sciogliere il cadavere dell'ex calciatore nell'acido. Dopo un primo tentativo ieri la donna è stata fermata mentre si stava recando da sola in macchina con un bidone di metallo con dentro il cadavere in un luogo di Seveso nella disponibilità del figlio, dove sono stati sequestrati 24 flaconi da un litro di acido.

Raffaele Rullo avrebbe fatto ricerche su internet dal suo ufficio su come il boss mafioso Giovanni Brusca sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso l'11 novembre del 1996 dopo 25 mesi di prigionia.

Da tempo la Squadra Omicidi dei carabinieri era sulle tracce dei due fermati.

Il corpo di Andrea La Rosa era stato trovato all'interno di un'auto. La vettura è stata notata dai militari lungo la Milano-Meda, all'altezza del comune di Varedo, in provincia di Monza-Brianza dai militari, ferma, mentre la donna stava tentando di liberarsi del cadavere.

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