Lombardia

Islam:Pd,concedere Palasesto a preghiera

Giunta non ha concesso utilizzo spazio per festa sacrificio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 AGO - Il senatore del Pd Franco Mirabelli ha chiesto al Ministro degli Interni e al prefetto di Milano "di intervenire con urgenza per impedire che a Sesto San Giovanni l'Amministrazione comunale privi un'intera comunità di un diritto fondamentale come quello che garantisce la libertà di culto e il suo esercizio a tutti i cittadini e a tutte le confessioni religiose".
    Dal 2010, la comunità islamica di Sesto San Giovanni - dove lo scorso giugno è stato eletto un sindaco di centrodestra, Roberto Di Stefano - celebra la Festa del Sacrificio con un'iniziativa presso il palazzetto dello sport della città. "Quest'anno la nuova amministrazione sestese, che sulla discriminazione verso gli islamici ha fondato gran parte della propria campagna elettorale - scrive Mirabelli - ha deciso di non concedere l'utilizzo dello spazio pubblico adducendo giustificazioni burocratiche evidentemente strumentali, pretendendo il rispetto di una convenzione futura e non rispettando quella in essere".
   

"La comunità islamica ha chiesto di ottenere l'utilizzo del Palasesto, una struttura molto grande, non rispettando i tempi previsti dalla legge. E siccome in Italia, checché ne dica il Pd, la legge è uguale per tutti, è stato deciso di non applicare deroghe": così il coordinamento cittadino di Forza Italia di Sesto San Giovanni spiega perché la struttura cittadina non è stata concessa alla comunità islamica per la festa del sacrificio, come accadeva dal 2010. Forza Italia risponde alla presa di posizione del parlamentare del Pd, Franco Mirabelli. "A Sesto - si legge nella nota - non viene negato il diritto di culto a nessuno. Ma, a differenza del passato, è stato deciso, come sarebbe dovuto accadere anche in precedenza, di agire nella legalità". Forza Italia spiega poi che è stato deciso di non applicare deroghe "soprattutto nei confronti di chi, e anche questo il Pd sembra ignorarlo, ha dei debiti economici nei confronti dell'Amministrazione Comunale (per una cifra consistente di 320mila euro) e fa orecchie da mercante alle richieste di chiarimento che vengono rivolte dal Comune di Sesto, come i bilanci relativi alla nuova moschea visti i forti dubbi su finanziamenti dal Qatar come emerso nelle settimane precedenti. Ad oggi non sono stati ricevuti chiarimenti in merito". Per quanto riguarda la comunità locale "sarà sempre aperto il dialogo e le feste sono sicuramente garantite ma Sesto - si conclude la nota - non può diventare, come previsto con la grande moschea, il centro per tutta la comunità islamica del Nord Italia".(ANSA).

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