Lombardia

Case Bianche sperano nell'"effetto Papa"

Nel condominio Aler si aspetta Francesco tra abusivi e degrado

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Non basta nemmeno l'arrivo del Papa a sollevare gli inquilini delle case Bianche dalle preoccupazioni per il degrado del loro condominio, scelto da Francesco come prima tappa della sua visita lombarda. In giro citofoni strappati, colonne scrostate, macchie di umidità, muri che si sgretolano, fili elettrici penzolanti, porte senza serrature.
    Francesco aveva chiesto che le case non fossero risistemate per il suo arrivo, ma qualche intervento è stato fatto: "adesso è tutto pulito, ma dopo?" si domanda Caterina, che vive da 10 anni in via Salomone con il marito disabile "che è rimasto bloccato in casa perché non funzionava l'ascensore". "C'è voluto il Papa per accorgersi che questo quartiere fa schifo - dice Dylan, 21 anni - mi infastidisce molto che abbiano fatto un sacco di lavori, cambiato i citofoni, piantato alberi, sistemato gli ascensori, solo per il suo arrivo, quando sono anni che ci piove in casa". "Speriamo che l'attenzione su di noi non si spenga dopo la visita del Papa" conclude un'anziana.
   

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