Lombardia

Dj Fabo, Cappato: 'Spero mi processino'

'Ma non c'è stata alcuna istigazione al suicidio'

Redazione Ansa

"Oggi, 28 febbraio, mi autodenuncio e spero di essere incriminato e di potermi difendere in un processo". Lo ha detto Marco Cappato, il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni che ha accompagnato in Svizzera il dj Fabo per morire.  "In Italia è reato l'istigazione al suicidio - ha aggiunto Cappato - ma in questo caso non c'è stata alcuna istigazione".  "Io - ha aggiunto - ho solo aiutato Fabo nella sua decisione: sabato mattina l'ho caricato in macchina con la sua carrozzella e portato in Svizzera". "Ora lo Stato ha due strade: o fare finta di nulla, nel senso che essendosi tutto svolto fuori dall'Italia fa finta di non sapere niente - ha concluso Cappato - oppure incriminarmi e io spero che lo faccia".

L'ultima grande preoccupazione di dj Fabo, una volta ricoverato nella clinica Svizzera dove ha scelto di morire, è stata quella di non riuscire ad azionare il pulsante con il movimento della bocca. "Ha voluto fare una prova - spiegato Cappato - e quando ha visto che ci riusciva si è rilassato e ha ricominciato a scherzare, a scambiare parole di amore con chi gli stava vicino. Fino all'ultimo gli abbiamo detto che poteva tirarsi indietro in ogni momento, poi abbiamo capito che queste parole lo infastidivano e innervosivano ancora di più, allora abbiamo lasciato perdere - ha raccontato ancora Cappato - Io sono rimasto in una stanza vicina". "Quando si era rivolto a me mesi fa io gli ho promesso che lo avrei aiutato, ma gli ho anche detto che lui sarebbe stato di grande aiuto ad altre persone se avesse accettato di raccontare la sua storia - ha concluso il tesoriere dell' associazione Luca Coscioni - E' stato felice di farlo e forse anche questo gli ha dato la voglia di resistere per qualche settimana in più".

"Sarà valutata sotto tutti i profili giuridici, compresa la giurisprudenza della Cedu, in materia di diritti" l'autodenuncia di Marco Cappato che ha accompagnato a morire in Svizzera Dj Fabo. Lo ha spiegato il procuratore di Milano Francesco Greco, precisando anche che il fascicolo verrà assegnato, quando arriverà la denuncia, al pm Tiziana Siciliano, che coordina il pool 'ambiente, salute e lavoro'.

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