Lombardia

Muti alla Scala, brano per vittime sisma

Un minuto di silenzio e la dedica alla memoria

Redazione Ansa

"Avrei sperato di iniziare la serata con la musica però sarebbe stato assurdo in un giorno tragico come questo". Appena si sono spenti gli applausi e le grida di 'bravo' e 'bentornato' Riccardo Muti, che è salito sul palco per dirigere dopo 12 anni di assenza - ha preso il microfono prima di cominciare per chiedere un minuto di silenzio e dedicare il malinconico brano Contemplazione di Alfredo Catalani a "quanti hanno perso la vita oggi" in questo "nostro Paese flagellato".

"I direttori non dovrebbero parlare - ha spiegato - ma non posso fare musica senza pensare alla tragedia che sta colpendo i nostri connazionali". E se la musica può alleviare le sofferenze, Contemplazione - che il maestro avrebbe voluto dedicare ad Arturo Toscanini, di cui quest'anno cade il 150/mo dalla nascita - è diventata "il nostro messaggio di dolore e amicizia per la nostra gente che sta soffrendo". Muti non aveva accennato alla dedica nel suo incontro, prima dell'inizio del concerto, con il sindaco Giuseppe Sala e con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che ha definito quelle del maestro "parole dovute e sentite". Il ritorno con la "sua" Chicago Symphony Orchestra ("superorchestra" la definisce) sancisce la pace fra la Scala e Muti che se ne andò nel 2005, dopo 19 anni da direttore musicale, in modo a dir poco burrascoso. "Nessun rancore solo bei ricordi" ha assicurato Muti che il sovrintendente Alexander Pereira vorrebbe convincere a dirigere un'opera. Certamente il pubblico non gli ha fatto mancare il proprio calore con sette minuti di applausi entusiasti e standing ovation. "Più che una manifestazione di affetto è stata una manifestazione d'amore" ha commentato il sindaco che spera che "il ritorno di Muti non si fermi qua" e non sia un evento sporadico. Secondo Muti, non ci sarebbero ragioni per non tornare con un'opera se non di tempo. Dopo Contemplazione il concerto (sold out da settimane, come anche quello di domani) è continuato con il Don Juan di Richard Strauss e la sinfonia n. 4 di Cajkovskij. Puntuale come bis la richiesta del pubblico di un brano verdiano. "Un omaggio bisogna farlo nel teatro di Verdi - ha ammesso Muti -Nell'86 quando avevo i capelli neri e girava voce che li tingessi iniziai la mia attività qui con il Nabucco e quindi vi facciamo la sinfonia del Nabucco".

Domani si ripete ma con l'altro programma della tournée europea della Chicago: il Konzertmusik per archi e ottoni di Paul Hindemith, In the South (Alassio) di Edward Elgar per finire con Una notte sul monte Calvo e Quadri di un'esposizione di Modest Musorgskij, l'ultimo nella orchestrazione di Ravel. 

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