Lombardia

Berlino: Sz, Amri parlava con informatore polizia

Voleva comprare kalashnikov a Napoli

Anis Amri

Redazione Ansa

La sicurezza tedesca era informata su Anis Amri da una fonte ritenuta affidabile, che aveva contatti con lui. Lo scrive la Sueddeutsche Zeitung, anticipando
il rapporto della BKA, che sarà presentato in Parlamento. "Amri e il suo conoscente parlano molto della jihad. In Siria e altrove. Quello che Amri non sa è che il suo interlocutore non è un islamista, non vuole andare in Siria. È una persona fidata della polizia", scrive il giornale. Elementi che dimostrano che gli addetti alla sicurezza hanno valutato male le rivelazioni del loro "contatto".

A fine novembre Anis Amri, l'attentatore di Berlino, aveva sostenuto di "potersi procurare senza problemi un kalashnikov a Napoli" e di "voler combattere per la sua fede a tutti i costi". Poi, il 3 dicembre, Anis disse di "voler comprare un kalashnikov a Parigi" per fare attentati in Germania. È quanto emerge dal rapporto dell'anticrimine tedesco, anticipato dalla Sz. Amri ne aveva parlato con una fonte fidata della polizia tedesca, stando al giornale.

Anis Amri, il killer di Berlino, consumava regolarmente cocaina e ecstasy ed era anche uno spacciatore. Lo riferiscono i media tedeschi citando un rapporto degli investigatori.

Le autorità tedesche stanno ora verificando se durante l'attacco Amri era sotto effetto di droghe.

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Il parlamento tedesco discuterà delle inchieste in una sessione speciale domani. In Tunisia, suo Paese d'origine, Amri era stato accusato varie volte per il possesso e il consumo di stupefacenti e anche dopo il suo arrivo in Germania - precisa Die Welt - aveva continuato a spacciare.

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