Lombardia

Terrorismo, ordine di arresto per donna combattente Isis

Era stato il marito, anch'egli albanese, a denunciare ai carabinieri la scomparsa della donna e del figlio

Una donna a Doha in una foto di archivio

Redazione Ansa

Ha obbligato il figlioletto di soli sei anni a imparare la "lotta corpo a corpo" in un campo di addestramento in Siria, paese dove è fuggita portando il bimbo, al quale ha cambiato il nome in Yussuf e che ha cercato di educare in modo da farlo diventare un "futuro combattente". E' quanto risulta da un'indagine dell'antiterrorismo che ha portato a firmare un mandato di arresto per Valbona Berisha, ora 34 anni e di origini albanesi, che due anni fa da un piccolo centro in provincia di Lecco, è fuggita - abbandonando marito e figlie maggiori - per andare ad arruolarsi nell'esercito del Califfato, prestando opera di "soccorso" e "guerriglia". La donna, che ha anche provveduto a far circoncidere il figlio, è stata individuata con lui in un paese a 40 chilometri da Aleppo. Non si sa se i due siano ancora vivi.

Era stato il marito, anch'egli albanese, a denunciare ai carabinieri la scomparsa. Il 28 novembre il gip di Milano, Manuela Scudieri, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna per associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale (270 bis del Codice penale).

L'indagine del Ros dei carabinieri, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Alessandro Gobbis, ha permesso di accertare il percorso di radicalizzazione della donna che ha determinato, alla fine del 2014, la sua partenza per la Siria. Il suo trasferimento nel teatro di guerra era anche motivato dall'intenzione di sposare un macedone combattente per il Califfato.

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