Perfino i carabinieri della stazione di Greco Milanese, che da settimane stavano monitorando le immagini di quello che avveniva in un asilo privato di Milano grazie a telecamere nascoste, venerdì scorso, sono saltati sulla sedia. In un crescendo di aggressività, infatti, hanno visto un'operatrice prima strattonare un bimbo di due anni, poi tirargli le orecchie con violenza e infine chinarsi su di lui mordendolo a una guancia.
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L'asilo di Milano finito al centro di questa vicenda si trova nella zona nord del capoluogo lombardo, e fa parte di una catena 'Baby world' a cui aderiscono in franchising una decina di istituti in città e una ventina in provincia, ma anche molti altri in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Nel sito web si legge che si tratta di "un ambiente sicuro e accogliente dove i nostri piccoli ospiti possono crescere e imparare con gioia e serenità (...) L'asilo adotta un progetto educativo, consolidato (...) uno staff educativo altamente qualificato ed esclusivamente dedicato alla cura dei bambini e alla didattica (...)". Oltre due mesi di indagini avrebbero però portato alla luce una situazione ben diversa, anche se, raggiunto dall'ANSA, il titolare ha ridimensionato i fatti dicendo che "la verità verrà a galla". Fatto sta che venerdì mattina quando i carabinieri hanno bussato alla porta, i due sono stati allontanati. "A quel punto - racconta il Comandante della stazione - dovevamo gestire i bambini nel modo meno traumatico possibile. Ci siamo fermati noi, e abbiamo fatto finire il pranzo, tenendo compagnia ai piccoli fino a quando tutti i genitori sono arrivati".