Lombardia

Insulti, Sgarbi risarcisce i carabinieri

Versati 11mila euro, cancellata l'accusa di oltraggio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 30 GIU -    Diecimila euro in totale a quattro carabinieri, più mille euro per l'Arma. Con un versamento complessivo di undicimila euro come risarcimento, Vittorio Sgarbi si è visto oggi 'cancellare' da parte del Tribunale di Milano l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale che gli veniva contestata in relazione a un acceso diverbio avuto con le forze dell'ordine davanti a uno degli ingressi dell'Expo, il 22 maggio dello scorso anno. Per un altro reato, però, quello di resistenza a pubblico ufficiale, resta imputato e ha scelto il rito abbreviato.
  Secondo la ricostruzione del pm Elio Ramondini, Sgarbi e il suo autista sarebbero arrivati in macchina "in contromano" e senza l'accredito davanti all'ingresso 'cargo 6' dell'area espositiva. Da lì il diverbio con tanto di insulti con cui l'ex deputato avrebbe offeso "l'onore e il prestigio" di quattro carabinieri, rappresentati, tra gli altri, dal legale Stefano Gallandt. E dopo contatti e accordi tra i legali dei militari e la difesa del critico d'arte, Sgarbi ha deciso di versare un risarcimento totale di 11mila euro, di cui mille anche a favore dell'Arma. E così oggi, davanti al giudice della quarta sezione penale Marco Tremolada, le parti civili hanno ritirato la loro costituzione nel processo per il reato di oltraggio che è stato dichiarato estinto.
  Stando all'imputazione, Sgarbi, in particolare, si sarebbe rivolto ad un carabiniere che si era messo davanti all'auto dicendogli: "Sei un fascista, non fate un c.... e state interrompendo un pubblico servizio, ci vedremo in Tribunale". E ancora: "Voi Carabinieri state qui a non fare un c.... (...) io sono qui per lavorare e voi non fate un c....". Sgarbi, secondo l'accusa, avrebbe anche "istigato" l'autista dell'auto sulla quale viaggiava "a proseguire la marcia forzando volontariamente il blocco", costringendo un carabiniere ad indietreggiare per non essere investito.
  Per il reato di resistenza a pubblico ufficiale il critico d'arte ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e l'udienza è fissata per il 14 luglio.

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